...Paradigma anche di una lotta interiore, mai risolta, cominciata fin dall'infanzia quando lo slancio e la volontà di conoscere e di sperimentare il mondo e le cose esterne venivano frustrati dalle impossibilità imposte da una salute malferma.
Continuata poi nell'età adulta, quando questa lotta, tutta personale ma in universale, è diventata scontro tra libero e generoso sgorgare dei sentimenti e delle passioni e la paura dell' "io" razionale di non poterli controllare.
Ecco, l'emergere dell'albero, che negli anni si è trasformato da presenza secondaria e scheletrica a protagonista primario della pittura di Migliorati.
L'albero, vestito di fulgide chiome, rappresenta l'autore stesso, la sua voglia di vivere, il suo volersi protrarre oltre le barriere e gli steccati.
Però, quest'albero, ci appare quasi sempre isolato, solo, incompreso. Ricco di rami e di foglie, prospero e vigoroso, ma abbandonato dagli altri compagni di specie che lo guardano, un po' insospettiti, da lontano.
Oppure, come in molti recenti quadri, l'albero è chiuso da strutture regolari, un po' barocche, che lo isolano e lo chiudono, come se fosse una bella cosa irraggiungibile, inaccessibile.
Metafora, questa, della consapevolezza di un mondo interiore ricco e delicato, che però l'autore non vuole assolutamente scoprire, ma vuole, invece, preservare gelosamente.
Una sensibilità e una gentilezza d'animo che Migliorati, pur non potendo comunicare esplicitamente, riesce a far intravedere nei suoi quadri, con discrezione e pudore, tra un taglio e l'altro di luce.
Uno sguardo nella propria interiorità umana che il pittore pian piano, col passare degli anni, è riuscito a rendere sempre più lucido e preciso.
Uno sguardo che, lasciando le prime inflessioni cubiste, tende ad essere calamitato da alcuni particolari o temi (come i temi sociali e di attualità), sui quali si posa sempre di più l'attenzione dell'artista e convergono gli sforzi della sua ricerca stilistica.
Nello stesso tempo le tonalità e i colori diventano più intensi e definiti che in passato.
Un discorso pittorico che, pur progredendo e mutando, mantiene e non abbandona la propria fedeltà ai temi privilegiati della natura e della solitudine.
Una coerenza di fondo che rende lo stile e l'opera di L.M. del tutto particolari e fortemente caratterizzanti.

Marco Ghidoni (il nipote)